L' Osso Galeotto

C'era una volta un bel Prosciutto di Cinta Senese 24 mesi di stagionatura
di maiali allevati allo  brado dell'azienda senese  biologica "Il Poggio"

 
Durante le feste  è stato divorato " famelicamente"


 Poiché non siamo abituati a buttare niente con alcuni amici fornitori e appassionati di cose buone,
che hanno raccolto l'invito postato su Facebook in forma goliardica,
abbiamo fatto sposare L'osso di Cinta con il Fagiolo Borlotto biologico di Poggio Acquilone.


Il gran cerimoniere è stato il divoratore di maiali nostrani Marco Contursi che ha spolpato "scientificamente" l 'osso

 
Egli si è lanciato da fiduciario Slow Food della Condotta dell'Agro Nocerino
      in una nuova avventura di fiduciario della nuova condotta 
                                   "Slow Woman".


Le soluzioni idroalcoliche sono state fornite copiose dal mitico Mario Mazzitelli in arte "Lunarossa".




Il duo "Saraceno" connubbio esplosivo Cetara / Marina di Vietri  è stato disinnescato evitando alla Gran Sacerdotessa della Colatura di Alici , Lucia di Mauro, di aspergere i presenti con l'Oro di Cetara e abbiamo fatto esprimere la mitica Cheffa Monica in una parmigiana  delicata e equilibrata dal " Cocuzziello Galeotto "

 
e in due Leccornie adatte anche all'Affamato Sniffatore di Luppoli ,Alfonso del Forno, che forte del suo appeal da fiduciario salernitano Slow Food con la scusa della Celiachia si fa coccolare in tutti i modi possibili.




Il tocco di classe è stato fornito dal Barone Cilentano ,Antonio Longo , che ha deliziato i presenti con le sue "Bomboniere" della tenuta  "Santomiele"

 
L'allegra brigata si è inebriata con un rosolio  di rara bellezza scovato dal segugio Contursi nelle sue scorribande cilentane
 
 
L elisir digestivo alla noce  è arrivato da GIOI Cilento ove il "Palladino" della Soppersata (presidio Slow Food) si è cimentato anche  in antiche alchimie legate alla Notte delle Streghe.
 

 

Nessun commento:

Posta un commento